La Ford Fusion ammaccata e con tracce di sangue su un sedile è stata trovata dagli agenti della Stradale e lui si è. presentato in questura
TERAMO – Era stato lui ad investire il pedone ma è fuggito perché aveva la patente revocata da alcuni giorni e per questo sperava di non essere mai identificato.
Ma l’operaio 46enne, già noto alle cronache per reati in materia di stupefacenti e per essere stato denunciato per guida sotto l’effetto di alcol all’inizio dell’anno, è stato identificato dopo un’accurata indagine degli agenti della Polizia stradale di Teramo e ha confessato.
Sabato sera attorno alle 21, in viale Europa, a Villa Pavone, con la sua Ford Fusion di colore scorso aveva falciato un muratore romeno 45enne che si trovava sul ciglio della strada, procurandogli lesioni tali da determinare nei medici ancora oggi, a distanza di 4 giorni, l’impossibilità di sciogliere la prognosi.
Già da ieri la Polizia Stradale di Teramo era sulle sue tracce, dopo il ritrovamento della Ford, i cui danni evidenti, con ancora ben visibili le tracce di sangue sui sedili anteriori, erano perfettamente compatibili con le lesioni riportate dall’investito. La vettura è stata ritrovata dagli agenti della Stradale dopo che nei giorni scorsi erano state setacciate tutte le attività commerciali di autocarrozzeria e di autodemolizioni. Determinanti sono state le dichiarazioni rese dai numerosi testimoni che sono stati sentiti presso gli Uffici della Stradale e le immagini acquisite, dei molti esercizi commerciali che insistono sulla strada interessata dall’incidente, nonché quelle del Comune di Teramo scrupolosamente visionate dai poliziotti e che hanno consentito di mettersi alla ricerca della vettura giusta.
Il pirata della strada, che in un primo momento ha negato ogni addebito, si è presentato nel pomeriggio di ieri spontaneamente presso gli Uffici della Polizia Stradale dove gli sono state contestate le lesioni gravissime, l’omissione di soccorso, la fuga e la guida senza patente; lo stesso si sarebbe giustificato dicendo di aver agito per paura atteso che sapeva bene di non poter guidare perché privo di patente.